lunedì 21 settembre 2009

riflessione di venerdì 18 sett 09

Ieri sera, dopo l'apertura della mostra di Valerio Adami pressola Fondazione Marconi di Milano, mi sono trovata a discutere con Beli Karanovic di cosa non va oggi nell'arte in Italia. Ho scoperto di non essere l'unica (e non siete gli unici, voi, illuminati lettori) a pensare che il problema sia legato a una mancanza di entusiasmo e di spirito di aggregazione-condivisione da parte dei giovani artisti. E conseguente dittatura dei galleristi che pare impongano LE regole. L'individualismo taglia le gambe all'arte. Un tempo gli artisti comunicavano e collaboravano all'insegna di ideali, oggi pare ci sia insana competizione e devozione verso galleristi purtroppo incompetenti, specialmente quelli che si occupano degli esordienti, impegnati nella ricerca di un'arte mediocre e poco innovativa, con l'biettivo di vendere. E si vende meglio ciò che è più facilmente comprensibile e socialmente (e storicamente) accettato. Coesione, collaborazione, studio, carattere, determinazione, influenza reciproca. Non potete farne a meno, cari, giovani artisti. Imponetevi. Voi e la critica dettate le leggi!
Positivamente impressionata (parliamo di cose recentissime) dall'iniziativa di Elena Rapa e Laura Giardino (e relativi collaboratori) di creare la fanzine Graffa. Non smetterò MAI di credere che la creatività riesca a esprimersi e impressionare anche con pochi, poveri mezzi. Con il culo parato dai soldi del Papi è facile fare arte. Sarebbe importante oggi catalizzare l'attenzione sui VERI artisti, quelli che con carta e penna, in 10 minuti ti mettono davanti un disegno e tu non puoi che reagire con un "WOW" a ciò che ti mostrano.

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