domenica 7 febbraio 2010

BIRD HOUSES, il nuovo progetto di Laboratorio Alchemico

Le bird houses saranno 10 piccoli nidi artificiali realizzati esclusivamente con legno di recupero, seguendo i principi di Laboratorio Alchemico, particolarmente sensibile al tema ecologico, ambientale e del reciclo. Le dimensioni saranno di circa 20 x 20 x 20 cm, con un piccolo foro d'apertura per l'ingresso del volatile. Ognuna delle case per uccelli verrà assegnata a un artista che le dipingerà, selezionando gamme cromatiche che, mimetizzandosi con l'ambiente, risulteranno accoglienti per i piccoli uccelli. Visto il riscontro positivo da parte del Comune di Milano, con l'appoggio del Garante degli animali Gianluca Comazzi, procederemo all'inserimento delle case nel contesto cittadino attaccandole agli alberi, dal 14 aprile 2010, data che coincide con l'inizio del Salone Internazionale del Mobile di Milano. Distribuiremo nei luoghi più popolati della città in quel periodo (zona Tortona, Bovisa, uffici pubblici) materiale promozionale con cartina su cui saranno segnate le stazioni installative interessate.
Tra le zone selezionate: Piazza Fontana, Piazza della Scala, Parco Sempione, Piazzale Cadorna, Piazza Sant'Eustorgio, Brera, Giardini di Porta Venezia, zona Tortona, Stazione Centrale, Piazzale Cimitero Monumentale. Inoltre in accordo con l'Associazione Onlus LIPU, vorremmo inserire i nidi all'interno di un percorso di Bird Watching.
Vorremmo fissare le bird houses all'altezza di circa 2.50-3 m (visibili ma fuori dalla portata), posizionandole nel punto di incontro tra tronco e ramo preferibilmente, con spago e filo di ferro in modo da renderle sicure e stabili.

Abbiamo concepito l'installazione come permanente o da lasciare in loco almeno per un anno.

Abbiamo proposto al Museo Civico di Storia Naturale di poter esporre all'interno della struttura le case-opere d'arte dal giorno 1 al 10 aprile 2010, ottenendo un riscontro positivo da Mauro Mariani, Coordinatore del Polo dei Musei Scientifici di Milano.


"Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace;
il rifugio, non soltanto da ogni torto,
ma anche da ogni paura, dubbio e discordia."


da Sesamo e gigli di John Ruskin


Le moderne metropoli sono enormi luoghi d'accoglienza. C'è posto per tutti: ci si vive, si lavora, si socializza. Un luogo ideale per consumatori di servizi al passo coi tempi. Ma l'architettura delle grandi città non sempre coincide con le esigenze pratiche ed estetiche di chi si trova a doverne usufruire direttamente, ovvero i cittadini. E così anche gli spazi di transito quotidiano risultano asettici e spesso angusti. Ci si allontana sempre di più dal sentire la propria città un bene comune e, tanto meno viene percepita come un bene individuale, personale, di cui occuparci poiché ci appartiene tutelandolo con piccoli gesti e accortezze. Secondo l'opinione di Franco La Cecla, realtà abitative marginali come quella degli squatters o delle favelas permettono una relazione con lo spazio più personale e spontanea, più diretta.
L'unica dimensione spaziale su cui possiamo realmente ancora intervenire, per personalizzarla e incidere il nostro segno, è l'interno della nostra casa. L'espressione creativa individuale è relegata all'interno di piccoli appartamenti monofamigliari. La propria casa, nella grande città, diventa un luogo prezioso di intimità che permette di ritagliare una dimensione personale. E' senza dubbio il luogo della protezione per eccellenza, in cui ci sentiamo più a nostro agio. Seppur la casa non sia un bene scontato. Ci sono condizioni non sempre facili, come per gli studenti costretti a condividere appartamenti e stanze con sconosciuti, gli immigrati stretti in microscopici appartamenti, le persone che non hanno la possibilità di pagarsi un affitto rischiando di perdere la casa e di vivere per le strade (4.000 senzatetto solo a Milano). Oltre a tutte le realtà domestiche di disagio, come le difficili relazioni all'interno delle famiglie che troppo spesso diventano veri casi di violenza domestica. Quindi in moltissimi casi l'abitazione assume accezioni negative, percepita come luogo di malessere, pericolo, soffocamento. Viene spontaneo associare al senso di estraneamento verso il nostro ambiente, le condizioni di disagio e difficoltà che devono affrontare quotidianamente i piccoli uccelli di città trovandosi, come noi, alle prese con una città sempre di corsa che ha sempre meno spazio per i suoi abitanti.

Il progetto delle Bird Houses nasce come riflessione sul concetto di casa nelle sue molteplici accezioni. Quelle che vorremmo creare (case per piccoli uccelli di città dipinte da artisti contemporanei che operano a Milano) fanno riferimento all'idea di abitazione come manifestazione della creatività individuale e come luogo di riparo dalle insidie del mondo, sollecitando un'ampia riflessione sulla necessità di un'edilizia pubblica e privata che tenga conto del parere dei cittadini/abitanti e una riflessione sul piano della tutela delle singole realtà famigliari, abitative e domestiche, dove troppo spesso si consumano realtà di disagio che restano all'oscuro. Donando così una casa ai piccoli volatili che popolano numerosi la nostra città. Ognuno merita il suo luogo di pace, secondo la definizione di Ruskin.

Nessun commento:

Posta un commento